Eugenio Santoro, Laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Epidemiologia, Istituto “Mario Negri” di Milano, autore di "Facebook, Twitter e la medicina"
I medici possono sfruttare Facebook e Twitter come strumenti per il proprio lavoro?
A ciò si può aggiungere il fatto che i social media sono anche dei social network e come tali permettono di stimolare dibattiti e discussioni attorno a specifici argomenti.
In medicina si fa sempre un bilancio tra i rischi e benefici. Qual è il bilancio per questi social media?
Iniziamo con i benefici. Tra questi metterei la possibilità da parte di un medico di ricevere tempestivamente le informazioni relative al proprio aggiornamento professionale semplicemente “seguendo” i canali aperti su Facebook e su Twitter dalle fonti alle quali egli abitualmente si rivolge. A ciò aggiungerei la possibilità di condividere l’informazione con i colleghi che si interessano della stessa tematica o addirittura di partecipare alle discussione che possono essere generate direttamente sui canali Facebook o Twitter attivati dalle varie fonti di informazione. Non è affatto raro, a questo proposito, assistere sui canali di social media delle riviste mediche alla discussione sulle implicazioni nella pratica clinica dell’ultimo studio clinico pubblicato, o partecipare sui canali di una società scientifica al dibattito attorno alle relazioni presentate durante il congresso annuale.
I rischi?
Gli aspetti negativi sono legati al fatto che se non si utilizzano fonti accreditate si rischia di raccogliere informazioni non attendibili. Un altro aspetto negativo riguarda la gestione della privacy. Se l’utente non segue correttamente tutte le regole per la tutela della privacy, contenuti che transitano sulla sua bacheca di Facebook possono essere visti anche da persone alle quali non vorrebbe renderle disponibili.
I social network quali strumenti per relazionarsi con i propri colleghi. E per quanto riguarda la relazione con i pazienti?
Medical English reading skills: inglese scientifico per l'EBP (Step 1)
L’evento si volgerà a Bologna il 16-17-18 maggio 2016 ed è destinato a tutti quei professionisti che hanno una conoscenza nulla o elementare della lingua inglese.
L’obiettivo è d’imparare a leggere la letteratura internazionale per l’aggiornamento professionale.